CICLOVIA TREVISO-OSTIGLIA

Da ferrovia militare a percorso ciclabile

La Treviso-Ostiglia corre lungo la linea dell’ex ferroviaria che collegava il capoluogo della Marca al comune sul Po, in provincia di Mantova. Realizzata tra il 1920 e il 1940, dopo essere stata bombardata dagli Alleati nella Seconda guerra mondiale, la linea ferroviaria venne progressivamente dismessa ma oggi, grazie al suo recupero, la Treviso-Ostiglia è un corridoio verde dove si può pedalare per quasi 50 chilometri dalle porte del capoluogo trevigiano fino al confine con la provincia di Vicenza.

Parzialmente percorribile il primo tratto che parte dal centro città e raggiunge Quinto di Treviso. Da qui alla ex Stazione di Badoere e fino al confine con la provincia di Padova, la pista ciclabile è tutta su fondo sterrato di ghiaino e non crea problemi di percorribilità. Il tratto padovano, che corre anch’esso totalmente su asfalto, tocca ben dieci Comuni: Piombino Dese, Trebaseleghe, Loreggia, Camposampiero, Santa Giustina in Colle, San Giorgio delle Pertiche, Campo San Martino, Curtarolo, Piazzola sul Brenta e Campodoro.

In sella alla vostra bicicletta, l’itinerario vi porterà ad attraversare il Parco del Fiume Sile, il fiume di risorgiva più lungo d’Europa, e il parco agrario di Tergola. Con piccole deviazioni  l’itinerario può toccare alcune delle più famose ville venete come Villa Cornaro a Piombino Dese e Villa Contarini a Piazzola sul Brenta.

Inoltre la ciclabile oggi incrocia tre dei più frequentati assi ciclabili del Veneto come la via del Brenta, la ciclabile del Muson dei Sassi e la ciclabile del Sile che scende fino a Jesolo. Per ricaricare le energie vi consigliamo una sosta in uno degli agriturismo che trovate lungo il percorso, dove degustare le delizie tipiche.

Possibili deviazioni

– Spostandosi sull’Ostiglia di circa 7 km a ovest di Piazzola sul Brenta si interseca – nel territorio comunale di Grisignano di Zocco (VI) – l’interessante anello ciclopedonale della Media Pianura Vicentina di circa 45 km (sito web percorsomediapianuravicentina.it).

– A Piazzola si incrocia la ciclovia del Brenta, lungo la quale si può salire a nord verso Cittadella, Bassano del Grappa e la Valsugana (in provincia di Vicenza gli argini sono percorribili solo a tratti) o scendere a sud verso Limena (dove esce il Brentella, parte dell’Anello Fluviale di Padova) e la stessa Padova (Pontevigodarzere), proseguendo poi verso Stra, Dolo e Venezia lungo il Naviglio Brenta.

– A Camposampiero si incrocia la ciclovia del Cammino di Sant’Antonio sul Muson dei Sassi, che permette di raggiungere a nord Castelfranco Veneto (e da lì, sul Sentiero degli Ezzelini lungo il Muson, arrivare fino a Asolo) e a sud Padova (Pontevigodarzere).

– Dalla località Silvelle di Trebaseleghe (km 24,3) è in fase di studio una ciclovia che permetterà di giungere in circa 32 km a Mestre via Scorzè-Martellago-Maerne-Chirignago passando per suggestivi siti (come il Parco del Dese a Scorzè) e sfruttando da Mestre circa 4 km di ferrovia dismessa della linea per Bassano.

– Come già accennato, il Parco del Sile ha attrezzato numerosi itinerari naturalistici nelle sorgenti del Sile (fontanassi), tutti ben tabellati (sito web www.parcosile.it).

– Treviso si trova sull’itinerario cicloturistico regionale I4 Dolomiti-Mare (a sua volta parte, per alcuni tratti, della ciclovia Monaco-Venezia), che partendo da Dobbiaco e varcato il passo Cimabanche percorre la Lunga Via delle Dolomiti passando per Cortina d’Ampezzo fino a Calalzo di Cadore, e continuando poi per Longarone, Belluno, Vittorio Veneto, Conegliano, il Montello, Treviso e Quarto d’Altino si dirige infine verso Venezia attraversando la zona dei Boschi di Mestre.

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Fonti: http://www.veneto.eu/home; http://www.greentourverdeinmovimento.com