E4 GiraSile

L’itinerario

Il Sile è il più lungo fiume di risorgiva d’Europa: prende vita a quota 23 metri sul livello del mare ed attraversa placido e sinuoso la Marca trevigiana per sfociare nel litorale veneziano. L’anello che collega Treviso a Casale sul Sile segue le sponde del corso d’acqua in uno dei tratti più suggestivi dove il rapporto uomo – fiume si sviluppa tra modernità e tradizione. Città d’arte, aree naturalistiche, ville venete e campagne rigogliose sono tutte eccellenze tutelate dal Parco Naturale Regionale del Fiume Sile.

L’itinerario ha inizio presso il Ponte della Gobba lungo le rive del fiume a poca distanza dal centro storico di Treviso, città raffinata e signorile. Lungo la pista ciclabile si incontra prima il Porto di Fiera, ultimo vero porto della città, attivo fino alla prima metà del secolo scorso, poi la centrale idroelettrica di Silea, per arrivare sulla riva destra, al cimitero dei burci, dove giacciono affondate le imponenti imbarcazioni utilizzate per il trasporto commerciale di merci. I burci, facilmente visibili grazie ad un sistema di passerelle in legno, vennero abbandonati attorno al 1974/1975, quando la navigazione fluviale fu soppiantata dal più moderno trasporto su gomma.

Giunti a Casier si possono notare le imponenti sponde che accompagnano la grande ansa su cui un tempo si stendeva il principale porto fluviale del Sile. Oltre cento imbarcazioni potevano fermarsi qui per la notte, realizzando un suggestivo e temporaneo “ponte di barche sul fiume”. A poca distanza dalla chiesa, addossato ad un muro, è possibile osservare da vicino un originale orologio ad acqua (idrocronometro). Lasciando Casier, il percorso segue piste ciclabili arginali e strade campestri, fino a Lughignano dove spicca la graziosa chiesa romanica di San Martino con caratteristico cimitero perimetrale. Alle spalle della chiesa si riprende la via del fiume dove si concentrano numerose ville venete. Giunti al vicinale di Rivalta, l’alto campanile merlato e la Torre Carrarese, preannunciano l’arrivo a Casale sul Sile. L’antica costruzione militare testimonia quanto il paese sia stato nel tempo un’importante postazione fortificata, mentre la chiesa, posta nei pressi del fiume, conserva preziosi affreschi di Giandomenico Tiepolo.

Da Casale si ritorna a pedalare verso Treviso su strade campestri, costeggiando ex-cave di argille oggi rinaturalizzate. Ritornati a Casier si devia lungo l’ansa del Sile morto e la via dei Tappi. Nella campagna circostante si coltivano gli eccellenti ortaggi trevigiani che diventano specialità gastronomiche che si possono assaggiare accompagnandole con un calice di Prosecco in una delle tante osterie del centro di Treviso.

Possibili deviazioni
– Il tratto della nostra tappa tra Treviso e Quarto d’Altino si svolge lungo l’itinerario cicloturistico regionale I4 Dolomiti-Mare (a sua volta parte della ciclovia Monaco-Venezia), che partendo da Dobbiaco e varcato il passo Cimabanche percorre la Lunga Via delle Dolomiti passando per Cortina d’Ampezzo fino a Calalzo di Cadore, e continuando poi per Longarone, Belluno, Vittorio Veneto, Conegliano, il Montello, Treviso e Quarto si dirige infine verso Venezia attraversando la zona dei Boschi di Mestre.
– Da Trepalade si può arrivare in circa 2 km ad Altino, la romana Altinum in pieno ambiente lagunare, città dal passato così glorioso da essere stata il punto terminale di uno dei due rami della Via Claudia Augusta (l’altro termine, come vedremo proseguendo nelle nostre tappe, era Ostiglia), strada imperiale che conduceva dal Danubio germanico all’Italia attraversando le Alpi al Brennero. Di particolare interesse ad Altino, oltre ai resti romani (lì ha sede un prestigioso museo archeolgico nazionale), è un percorso naturalistico dai magnifici scorci paesaggistici che costeggiando il canale Santa Maria e I fiumi Dese e Zero riporta infine a Quarto d’Altino (posta a 4 miglia da Altino, come suggerisce il nome) lungo un tratto storico della Via Claudia.
– Da Caposile si può risalire il corso della Piave Vecchia per circa 8 km fino a Musile di Piave (percorso incluso nella Ciclovia dell’amicizia ) e di lì facilmente raggiungere sull’altra sponda del fiume San Donà di Piave, dove si trova un’altra stazione della ferrovia Venezia-Trieste e dove è possibile visitare il rinnovato Museo della Bonifica che contiene anche importanti reperti della Grande Guerra.
– Da Jesolo si può seguire l’itinerario cicloturistico regionale I3 Via del Mare verso est raggiungendo Caorle e – in ambiente lagunare – Bibione, passando poi al di là del fiume Tagliamento a Lignano, in Friuli Venezia Giulia.

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Fonti: http://www.veneto.eu/home
http://www.greentourverdeinmovimento.com/1-gt-sile/